»Ilvermorny Institute ~ An enchanted place where magic becomes reality

Visita di cortesia, Salvando una ragazza dalla solitudine

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Knut Leifsen
view post Posted on 28/4/2015, 01:07




Era pomeriggio tardi ed il sole stava già iniziando a scendere inesorabilmente verso l'orizzonte, lanciando le ultime sferzate di calore. Knut aveva fatto un paio di viaggi con altrettanti bauli incantati da dover portare nel proprio studio, nell'istituto. I bauli, pieni di libri e materiali che riteneva potessero tornare utili nelle future lezioni , erano stati svuotati, impegnando Knut per tutta mattinata ed il primo pomeriggio. Tuttavia il riordino dei materiali didattici non era l'unico motivo di presenza dello scandinavo nell'istituto ed una bottiglia riempita con un liquido dal colore simile al sangue, glielo ricordò. Rimasta infondo ad uno dei due bauli fino alla fine del riassetto della stanzetta, Knut la prese con decisione assieme ad un paio di bicchierini, uscendo poi dalla stanza (che chiuse a chiave) e dall'aula. Si incamminò per i corridoi, puntando all'aula di Incantesimi. La libertà portata dai corsi non ancora iniziati, lo fece girare per l'istituto in semplici jeans scuri, camicia blu scuro ed un paio di leggere scarpe in pelle . Arrivato davanti alla porta dell'aula incriminata, la aprì, trovando l'aula vuota, come giusto che ancora fosse in quel periodo dell'anno. Si avvicinò alla porta della stanzetta interna, bussando e sperando di trovare April, pur non avendola avvisata precedentemente del suo arrivo.

Edited by Knut Leifsen - 29/4/2015, 01:25
 
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April Lees
view post Posted on 7/5/2015, 15:21




April si era rintanata nella sua stanzetta all'interno dell'aula di Incantesimi dopo aver fatto un giro dell'istituto e aver accordato un paio di cose con il Preside, mentre il sole cominciava a cadere e lasciare spazio ad una dolce serata primaverile. Lì, si era seduta sulla sua fidata poltroncina e si aggiornava su quello che ormai era diventato il suo mondo, leggendo la Gazzetta del Profeta e sorseggiando una tazza di tè bollente, nonostante facesse già caldo.
April avrebbe dovuto mettere giù qualcosa per la sua prima lezione, ne era consapevole, ma una strana calma e sicurezza si era impadronita di lei e non le metteva alcuna fretta. E poi, pensò, le idee principali erano già state accordate e il programma era molto semplice.
Proprio mentre la ragazza stava leggendo di uno strano caso di un Ippogrifo parlante, sentì bussare alla sua porta. Dapprima rimase interdetta: chi mai poteva volerle dire qualcosa a quell'ora? Posò la tazza di tè sul tavolino di vetro a fianco della poltrona e si alzò. Rendendosi conto che indossava ancora il morbido vestito rosso della mattina non si preoccupò del suo aspetto, ma si ravvivò semplicemente i capelli che le cadevano sciolti sulle spalle con una mano.
Avvicinò il viso allo spioncino e sul suo viso si aprì un sincero sorriso alla vista del docente di Antiche Rune, Knut. Aprì la porta. Ehi! Ciao, che piacere! April accolse il ragazzo e sperò che il professore fosse lì per compagnia e non per darle brutte notizie. Quindi, spalancò del tutto la porta facendo entrare Knut nella sua umile dimora, caratterizzata principalmente da un piccolo salottino composto da due poltrone e un tappetto, la sua minuscola stanza da letto, la cucina e tanti, ma tanti libri.
Entra, entra pure! Lo invitò la rossa, con un ampio gesto della mano verso l'interno. Allora, dimmi, cosa ti porta qui? Posso offrirti una tazza di tè? Caffè? Ma poi April notò la bottiglia che Knut reggeva in mano. Chiuse la porta dietro le loro spalle e, approfittando dell'attimo di tempo di silenzio, sospirò. Eh si, dovrei comprarmi un appartamento...
 
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Knut Leifsen
view post Posted on 7/5/2015, 22:06




Knut non dovette aspettare molto, prima che la porta si aprisse leggermente, facendogli scorgere la figura di April. La ragazza portava i capelli sciolti, liberi di essere posate sulle sue spalle ed un vestito rosso. "Piacere mio di averti trovato!" le disse allegro e con un sorriso sul volto, entrando nella stanza su invito della rossa. "Grazie mille e scusami se non ti ho avvisato prima della mia visita, spero di non averti disturbato o interrotto qualcosa..." aggiunse prontamente, allungando una mano verso la ragazza, per un saluto più "completo". "Non ho resistito al fascino della promessa di "salvarti" dalla triste solitudine, sempre che tu abbia voglia di fare quattro chiacchiere." le disse, dando un'occhiata alla stanza della collega, trovandola discreta, ma ben organizzata. "Per me nulla, grazie!" aggiunse, alzando la bottiglia ed i bicchieri, per farli notare al meglio dalla giovane ragazza. "Ho già provveduto a portare io qualcosa, sperando ti possa piacere." disse porgendo la bottiglia alla rossa, per fargliela guardare meglio "Idromele fatto con miele di ulmo e peperoncino..... in famiglia lo abbiamo battezzato "sangue di drago", per il fattore piccantezza. Comunque ti sei sistemata bene, ad essere sincero. Ma capisco se ti volessi trovare una sistemazione di portata superiore, diciamo.". Knut rimase quindi difronte alla rossa, guardandola in volto, con la bottiglia verso di lei, aspettando che la prendesse, aspettando anche altre sue reazioni.
 
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April Lees
view post Posted on 10/5/2015, 16:36




Non disturbi, affatto, anzi interrompi solo delle noiosissime letture su strani Ippogrifi! Entra, entra...
Era piacevole poter parlare con qualcuno che non si scomponeva a bussare alla mia porta. Ad April erano sempre state simpatiche le persone che si sentivano con poco a proprio agio.
Non ho resistito al fascino della promessa di "salvarti" dalla triste solitudine, sempre che tu abbia voglia di fare quattro chiacchiere. La rossa rise felicemente Dio mio, hai pensato bene!
Dopodiché Knut porse alla ragazza quello che era Idromele di miele di ulmo e peperoncino, ma che il ragazzo e la sua famiglia aveva battezzato come "sangue di drago" per le sue piccanti note. Sono molto curiosa di assaggiarlo. Prego, siediti, io arrivo subito con l'Idromele! Così accettò la bottiglia che stappò e poi ne rovesciò un po' del contenuto nei due bicchieri. Ritornò nel salottino e si sedette su una delle sue poltrone. Alla salute, allora! e poi sorrise, ricordandosi di aver appena pronunciato le parole che qualche giorno prima Knut aveva detto in una situazione analoga.
Ritornando al discorso di prima, come sono gli appartamenti dove vivi tu? Sai, ho sempre vissuto in case babbane e non... insomma... non so che differenze ci siano!
 
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Knut Leifsen
view post Posted on 11/5/2015, 01:45




Alle prime parole di April, Knut non rispose nulla, sorridendo più per sé stesso che per la situazione alla risata della ragazza, aggiungendo divertito: "Male che vada sapresti zittirmi in maniera non molto galante, quindi mi fa piacere che sia così!". Seguì, quindi, l'indicazione della rossa, andandosi a sedere ad una delle poltrone poste vicino ad un tavolino di vetro, mentre vedeva la ragazza stappare con fermezza la bottiglia e versarne il contenuto nei due bicchieri. Appena seduta propose un brindisi, al quale Knut rispose velocemente ed allegramente con un "Alla salute!!" fatto col bicchiere indirizzato alla ragazza. Bevve il primo sorso, sentendo in bocca e gola il motivo del soprannome della bevanda. Aspettò un paio di secondi, guardando il vuoto e contraendo per un momento le labbra, tornando poi al volto della ragazza, rispondendole: "Di per sé sono estremamente simili, tranne alcuni casi, in cui i proprietari posso fare incantesimi di ingrandimento degli ambienti, rendendole più grandi di quanto sembrino da fuori, oppure nascondendole alla vista dei passanti, per motivi di sicurezza. All'interno si trovano tendenzialmente pochi strumenti elettronici: sia perché la magia, in alcuni casi, entra in contrasto con gli stessi oggetti, rendendoli inutilizzabili, o perché alcuni strumenti vengono obbiettivamente ritenuti inutili. A cosa servono lavatrice e lavastoviglie se basta un "gratta e netta" o a cosa serve un piano cottura a gas se con un incantesimo di fuoco puoi incendiare della legna e preparare o scaldare il cibo con quello? Ovviamente non tutti i maghi si rifiutano di usare gli elettrodomestici a prescindere, si tratta solo di abitudini, come tante altre cose della vita. Questo per farti un esempio banale, ma ce ne sarebbero milioni da poter fare. Per il resto sono uguali: si passa dal maniero rustico dei purosangue di origine nobile, all'appartamento urbano del lavoratore di fascia media con famiglia.... fino ad una casa di vecchio stile (ed età) in Apple Street 45 al Noxor Village, in cui solo un giovane professore poteva mettere piede!". Knut accompagnò le ultime parole con un occhiolino rivolto alla ragazza, sperando che cogliesse il velato invito a fargli una visita, qualora avesse voluto. Prese un altro sorso di idromele, accusando piacevolmente il forte sapore, tornando poi alla ragazza, chiedendole: "Bevibile per te l'idromele?".
 
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April Lees
view post Posted on 27/5/2015, 20:38




Il collega accolse l'invito della rossa e si accomodò su una poltroncina del minuscolo salotto, vicino al tavolino di cristallo. April si avvicinò e si sedette anche lei sulla seconda.
L'odore dell'Idromele era forte anche se la ragazza teneva il bicchiere ere a distanza di qualche centimetro dal suo naso e ben presto le sue narici furono invase dall'intenso odore di alcol.
Dopo un piccolo tintinnio dei bicchieri, April appoggiò le labbra sul sottile bordo del suo boccale e intinse appena il labbro superiore nella bevanda. Subito fu pervasa da una sensazione di smarrimento, sebbene le quantità di liquido che aveva ingoiato erano minime ma, subito dopo, un benessere improvviso la fece sorridere senza motivo. Alcol.
Dopo l'esaustiva risposta di Knut April sorrise e bevve un secondo piccolo sorso di Idromele. Che, stranamente, cominciava a piacerle. Ottima osservazione direi Disse, ripetendo mentalmente il nome e il numero della via che l'insegnante le aveva appena detto. Apple Street 45 al Noxor Village. Una casa magica può essere e risultare così spoglia, immagino! Eppure capisco e ammiro chi da sempre si è potuto permettere di vivere pulendo con un semplice gesto della bacchetta! Nella sua voce non c'era cattiveria, nel modo più assoluto, ma ammirazione. Lei aveva sempre pulito e riordinato spezzandosi la schiena. E non per rifiuto del proprio dono, ovvero la magia.
Il collega accolse l'invito della rossa e si accomodò su una poltroncina del minuscolo salotto, vicino al tavolino di cristallo. April si avvicinò e si sedette anche lei sulla seconda.
L'odore dell'Idromele era forte anche se la ragazza teneva il bicchiere ere a distanza di qualche centimetro dal suo naso e ben presto le sue narici furono invase dall'intenso odore di alcol.
Dopo un piccolo tintinnio dei bicchieri, April appoggiò le labbra sul sottile bordo del suo boccale e intinse appena il labbro superiore nella bevanda. Subito fu pervasa da una sensazione di smarrimento, sebbene le quantità di liquido che aveva ingoiato erano minime ma, subito dopo, un benessere improvviso la fece sorridere senza motivo. Alcol.
Dopo l'esaustiva risposta di Knut April sorrise e bevve un secondo piccolo sorso di Idromele. Che, stranamente, cominciava a piacerle. Ottima osservazione direi Disse, ripetendo mentalmente il nome e il numero della via che l'insegnante le aveva appena detto. Apple Street 45 al Noxor Village. Una casa magica può essere e risultare così spoglia, immagino! Eppure capisco e ammiro chi da sempre si è potuto permettere di vivere pulendo con un semplice gesto della bacchetta! Nella sua voce non c'era cattiveria, nel modo più assoluto, ma ammirazione. Lei aveva sempre pulito e riordinato spezzandosi la schiena. E non per rifiuto del proprio dono, ovvero la magia.
Bevibile per te l'idromele? Chiese poi l'uomo alla rossa, proprio mentre lei si concedeva ancora un altro sorso del liquido rosso sangue. Assolutamente sì! Anzi, posso chiederti dove l'hai acquistato? Bada, ci penserei due volte prima di offrirlo a qualcuno come i miei genitori, ma sai... Semplice curiosità immagino!
A quel punto, April Nina si alzò e posò il bicchiere sul tavolino producendo un leggero tintinnio. Scosse la testa, leggermente inebetita dall'Idromele e disse, sorridendo Dovrei avere qualcosa da sgranocchiare, sempre che ti vada! E, mentre si allontanava, indicò con l'indice della mano destra l'imponente giradischi di legno nell'angolo della stanza, invitando Knut a scegliere qualsiasi tipo di musica a lui gradita.
 
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Knut Leifsen
view post Posted on 1/11/2015, 16:22




All'osservazione della ragazza, Knut, finito il contenuto del bicchiere, se lo riempì una seconda volta, pronto a svuotarlo in poco tempo, accompagnando il tutto da una leggera risata, divertito dall'affermazione di April. "Definire una casa magica come spoglia è quasi come offendere pesantemente i suoi abitanti, sappilo." fece una seconda breve risata "Diciamo che sono solo... "diversamente riempite".". Svuotò, in paio di sorsi veloci, per la seconda volta il bicchiere, rispondendo alla domanda della ragazza: "Fatto in casa dai miei, nessun acquisto.". Vedendo la ragazza alzarsi, ne contemplò la bella figura, rispondendo al suo invito sullo sgranocchiare qualcosa: "Sarebbe perfetto, grazie!". Poi, sempre su invito della ragazza, si avvicinò al giradischi ed alla collezione di LP della rossa. Dopo un po', ne scelse uno, mettendolo sul piatto del giradischi e facendo avviare l'esecuzione. Ora, tutto si sarebbe potuto dire di Knut, tranne che fosse una persona avventata, ma bisogna pur dire che, in pochissime occasioni, tendeva a mettere in atto azioni che altri gli avrebbero potuto criticare. Notando che la collega, ancora senza sedersi, aveva appena appoggiato delle ciotoline sul tavolino, infatti, senza porsi il problema che la confidenza tra loro, per quanto ci potesse essere, non fosse particolarmente sviluppata e che non conoscesse ancora tanto bene la ragazza quanto avrebbe voluto, il runologo decise che l'unica cosa da fare al momento fosse di tirare fuori la migliore faccia da schiaffi che avesse in repertorio, non dando la possibilità ad April di sedersi, ma di prenderla sottobraccio ed iniziarci a ballare, a ritmo della musica.
 
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